Yoani Sánchez denuncia le minacce che la
Sicurezza di Stato avrebbe fatto contro lo scrittore Juan Carlos Fernández,
accusato di collaborare attivamente a una pubblicazione illegale. In questa
storia sono molte le cose che non ci convincono. 14 y medio, il
periodico fondato da Yoani Sánchez, è di sicuro
illegale secondo la legislazione cubana vigente, oltre tutto pare che
riceva finanziamenti nordamericani, che
la blogtrotter nega, ma ormai
sappiamo che delle sue parole non ci si può
fidare. La Sánchez dice che i conti del periodico sono pubblicati
on line e che i finanziamenti sono tutti leciti. E' storia vecchia
che ogni dissidente cubano riceva aiuti dagli Stati Uniti, in forma chiara od
occulta, camuffandoli da premi e borse di studio, magari, ma sempre di aiuti
esterni si tratta. Noi siamo per la libertà di stampa a Cuba, per una
libertà vera, non per la possibilità di parlare
limitata a Granma e a 14 y
medio. Noi siamo per la libertà di parola e di stampa diffusa. Troppo
comodo avere un giornale di Stato e un nemico da combattere, una stampa
(digitale, tra l'altro, che a Cuba nessuno legge) illegale da stigmatizzare. Noi
vogliamo che la legge sulla stampa a Cuba venga radicalmente cambiata. A parte
questo, non comprendiamo perché - visto che 14 y medio è a tutti gli
effetti stampa illegale - venga tollerato dal governo cubano. Non lo chiudono
per paura di reazioni internazionali o perché è comodo avere un nemico da
combattere? Inutile che Yoani Sánchez reciti la
commedia della vittima e dica che il suo giornale non ha personalità giuridica.
Di fatto 14 y medio esiste - anche se viene letto solo dai cubani della diaspora
- e nessuno fa niente per chiuderlo. Perché?
mercoledì 8 ottobre 2014
Perché il governo cubano non chiude 14 y medio?
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