DAL
29 al 31 LUGLIO, il comune di Rio nell'Elba
ospiterà ELBABOOK, il primo festival isolano dell'editoria
indipendente, per
riscoprire l'Isola anche dal punto di vista dei costumi e delle tradizioni,
incastonati tra mare e montagne. L'hashtag
di questa prima edizione è #ElbaBookFestival e
le foto in allegato sono state scattate ad hoc per essere utilizzate. Per
qualsiasi informazione o approfondimento scrivete a direzione@elbabookfestival.com,
a elbabookfestival@gmail.com. Facebook a Elbabookfestival.
Al via Elbabook, il primo festival isolano dell’editoria
indipendente,
per dare ai libri e ai loro lettori un futuro più
equo
È quando scrivo che sono più vivo. Le parole sono belle,
le parole sono giuste, le
parole sono vittoriose…
Herve
Guibert
Se è vero che la lettura salva, o meglio,
amplifica la vita, non si potrà mancare a Elbabook, il
primo festival isolano dedicato all’editoria indipendente. ‘Isolano’,
tuttavia, non significa ‘isolato’, bensì reattivo alle novità editoriali di
qualsiasi genere, specialmente se curate; infatti la tradizione e la
professionalità di un suggestivo borgo incastonato tra mare e montagne, Rio nell’Elba, accoglieranno sull’Isola che fu
tanto amata da Hervé Guibert e da Michel Foucault chi vorrà unire i piaceri del
corpo a quelli della mente, il relax all’approfondimento di una buona lettura.
Elbabook è perfino il primo festival che segue gli spostamenti della gente, li
segue oltre Tirreno, per le vacanze, specialmente in un periodo molto apprezzato
dai turisti stranieri.
L’edizione 2015, che si svilupperà dal 29
al 31 luglio, è fuoriuscita dall’immaginazione di un piccolo ma impegnato
editore digitale italo-francese, Meme Publisher, che ha sede tra Ferrara e
Parigi, e che è riuscito ad aggiudicarsi il prezioso bando per dare corpo al
progetto di riqualificazione turistica e artigianale di Rio nell’Elba. Così la
direzione artistica di Marco Belli, sorretta da quella organizzativa di Roberta
Bergamaschi e Andrea Lunghi, ha attecchito entusiasmante, dando origine a una
tre giorni di incontri, tavole rotonde, concerti e presentazioni per portare
alla ribalta le piccole e medie realtà editoriali, insieme alle piccole e medie
istituzioni, e disegnare strategie per la loro valorizzazione, per la
“bibliodiversità” e la tutela del lavoro. Tanto che la mappa conterà 24
marchi editoriali provenienti da tutta la Penisola, tra i quali Tunuè,
Voland, Nottetempo, 66thand2nd, Uovonero, Saecula e Asino Edizioni. Il programma
dettagliato, qui: http://www.elbabookfestival.com/
Tre giornate già degne di fiducia, avendo
ricevuto il contributo di Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli
Imballaggi a base Cellulosica, main sponsor, nonché il patrocinio di
Symbola, altisonante “Fondazione per le qualità italiane”, dell’Università per
Stranieri di Siena, della Regione Toscana e della prestigiosa Fondazione
“Elba”.
La Terrazza del Barcocaio, Piazza del Popolo,
Il Bastione, il Teatro Garibaldi e Piazza Matteotti saranno le cornici
naturalistiche del festival, sino al Passo della Pietà, il cui nome profondo
rievoca l’ultima pubblicazione di Guibert, scomparso e sepolto proprio
sull’Isola, simbolo di una cultura anticonformista e incompresa, che qui trovò
un rifugio e che da qui potrebbe ripartire. Non si conteranno le contaminazioni,
inoltre, tra spunti enogastronomici, offerti da AIS e Consorzio vini DOC, Birra
dell’Elba e Slow Food, stravaganti colazioni in compagnia degli editori,
sorprese inscenate dalla Libreria Stregata, spettacoli di giocoleria con i Metà
e Mavà, e l’Amato Jazz Trio in concerto. Di maggiore concentrazione saranno le
due tavole rotonde che scandiranno l’edizione zero: Digitale vs Cartaceo,
alla quale parteciperanno Giulia Iannuzzi, Roberto Caso e Alberto Forni, e
Grandi gruppi editoriali e grande distribuzione: misure a tutela dei piccoli
editori, con Silvia Boano, Michelangelo Sebastiani e Giulio
Milani.
I simboli
di questa edizione dipendono dal flusso dell’acqua – sia fluviale sia marino – e
al flusso di idee creative che hanno attraversato la parte est dell’Isola nei
secoli scorsi. In primis, la bocca di Barabba, fonte di pietra bianca
situata nel centro di Rio nell’Elba; poi il pittogramma del logo di Elbabook,
che rappresenta una conchiglia fossile, un Nautilus stilizzato. L’essere marino
sedimentato nella terra e riportato alla luce con operazione di scavo, coniuga
alla perfezione i territori fisici e mentali di elezione elbani e, in
particolare, del comune di Rio. Lo scavo e le cave del vicino parco minerario,
già patrimonio dell’UNESCO, legano l’evento alla metafora dell’estrazione
intellettuale, l’evidente lavoro editoriale che va a fondo in cerca della
cultura. I colori, quindi, non possono che essere il Rosso ruggine, il Blu
mediterraneo e il Grigio metallo. Passaggi di Storia di cui è rimasta traccia,
nei cui riguardi è necessaria e utile una riscoperta: potenzialità sopite che,
grazie alla capacità italiana di veicolare sia il sapere sia la bellezza,
torneranno a risplendere.
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