In un’intervista si dichiara rivoluzionaria, contro l’embargo, dice di aver pianto per la malattia di Fidel. Non solo, sta lavorando fianco a fianco con Eusebio Leal per dare a Cuba un futuro rivoluzionario…
Apro Internet, ché ormai le ultime novità si leggono
in rete mica su carta, e leggo che Yoani Sánchez ha concesso un’intervista a
due giornalisti del quotidiano statunitense Cabo
Cañaveral (http://pepemail.blogspot.se/2014/08/cabo-canaveral-en-breve.html),
dove dichiara ammirazione per Fidel Castro e contrarierà all’embargo nordamericano.
Ho letto solo il riassunto sintetico della notizia, realizzato da Pepe Villarpando
e Dagoberto Sierra, corrispondenti di PP
Mail nel periodico Cabo Cañaveral. Mi ha sorpreso molto una
dichiarazione di Yoani: “Nel nostro giornale 14 y Medio, non useremo mai la parola dittatura parlando della Rivoluzione e non chiameremo mai dittatore il leader della stessa, l’avvocato
Fidel Castro”. Non paga di tanta stupidità ha aggiunto: “Considero una mancanza
di etica parlare del nostro leader maximo
usando il termine dispregiativo di dittatore.
Siamo giornalisti (sic!) e dobbiamo conservare un’etica nel mondo virtuale del ciberspazio
e dei blog”. Brava blogtrotter, da
domani, per etica, riferendomi a Silvio Berlusconi, lo chiamerò illuminato riformista di centro, uomo dedito alla famiglia, morigerato,
casto, grande moralizzatore dello Stato. Yoani ha parlato di embargo: “Sono
convita che deve finire per evitare che continuino a proliferare tante
giustificazioni”. L’articolo comparso sul blog Pepemail continua con un’enorme idiozia che non mi sento di sottoscrivere:
“Fonti vicine alla blogger, affermano che ha pianto in privato per la salute di
Fidel e che ha inviato una lettera alla famiglia del Comandante quando era
malato”.
Se tutto questo fosse vero, Yoani sarebbe ben peggiore
di come l’ho conosciuta… Altra affermazione della blogtrotter, riconoscente al governo cubano per così tanta libertà
di movimento: “Stiamo lavorando fianco a fianco con Eusebio Leal per assicurare
un futuro migliore a Cuba, ma sempre rivoluzionario”. Sogno o son desto? Il mio
augurio è che la notizia sia falsa e che Cabo Cañaveral si sia inventato
tutto, ché altrimenti la blogtrotter
non finirebbe mai di stupirci!|
Gordiano Lupi
P.S.: APPRENDO ADESSO CHE SEMBREREBBE TUTTO INVENTATO DAL SITO INTERNET ISPANICO CHE HA DATO LA NOTIZIA!
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