Hanno scelto il giorno di San Lazzaro per lo scambio
dei prigionieri: Alan Gross contro tre spie (o eroi) cubane. Hanno scelto un
giorno importante per i cubani per annunciare al mondo, a reti unificate, che i
rapporti tra Cuba e Stati Uniti cambieranno, andranno verso una
normalizzazione. Yoani Sánchez si è affrettata a dire: “È una vittoria del
castrismo, ma c’è di buono che Alan Gross è uscito vivo di galera”. Ha poi
aggiunto: “Finisce un’era. Adesso speriamo che diventi protagonista la società
civile”. C’è di buono che Yoani Sánchez viene ascoltata sempre meno, almeno a
queste latitudini, ché il suo ruolo in questa storia ancora non mi è chiaro.
Pedina del governo cubano per favorire questa mossa? Personaggio costruito dagli
Stati Uniti per creare le condizioni di un avvicinamento? Figura costruita da
entrambi per arrivare a compiere questo passo? Non lo so e non m’importa più di
tanto saperlo. Invece, molto importante è stato il ruolo della Chiesa Cattolica
che si impegna da anni in questa operazione di avvicinamento tra due nazioni
storicamente nemiche. E l’assenza di Fidel ha fatto il resto, ché Raúl ha
cambiato molto Cuba - tutto sommato in meglio - e ha compiuto passi storici che
il fratello non avrebbe mai osato fare. Infine Obama, chiaro, ché un Presidente
repubblicano avrebbe reso tutto più difficile. Per quel che riguarda i cubani
solo notizie positive. Prossima fine di embargo e sanzioni, apertura di un'ambasciata USA all'Avana, Cuba fuori dal
novero dei paesi canaglia,
prospettive di viaggi e commerci tra due mondi separati da un braccio di mare
ma per anni così distanti. Finiranno le vacche da mungere per troppi finti
dissidenti. Soltanto per loro arrivano le cattive notizie…
Gordiano Lupi
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