mercoledì 17 dicembre 2014

Cuba e Usa si stringono la mano



Hanno scelto il giorno di San Lazzaro per lo scambio dei prigionieri: Alan Gross contro tre spie (o eroi) cubane. Hanno scelto un giorno importante per i cubani per annunciare al mondo, a reti unificate, che i rapporti tra Cuba e Stati Uniti cambieranno, andranno verso una normalizzazione. Yoani Sánchez si è affrettata a dire: “È una vittoria del castrismo, ma c’è di buono che Alan Gross è uscito vivo di galera”. Ha poi aggiunto: “Finisce un’era. Adesso speriamo che diventi protagonista la società civile”. C’è di buono che Yoani Sánchez viene ascoltata sempre meno, almeno a queste latitudini, ché il suo ruolo in questa storia ancora non mi è chiaro. Pedina del governo cubano per favorire questa mossa? Personaggio costruito dagli Stati Uniti per creare le condizioni di un avvicinamento? Figura costruita da entrambi per arrivare a compiere questo passo? Non lo so e non m’importa più di tanto saperlo. Invece, molto importante è stato il ruolo della Chiesa Cattolica che si impegna da anni in questa operazione di avvicinamento tra due nazioni storicamente nemiche. E l’assenza di Fidel ha fatto il resto, ché Raúl ha cambiato molto Cuba - tutto sommato in meglio - e ha compiuto passi storici che il fratello non avrebbe mai osato fare. Infine Obama, chiaro, ché un Presidente repubblicano avrebbe reso tutto più difficile. Per quel che riguarda i cubani solo notizie positive. Prossima fine di embargo e sanzioni, apertura di un'ambasciata USA all'Avana, Cuba fuori dal novero dei paesi canaglia, prospettive di viaggi e commerci tra due mondi separati da un braccio di mare ma per anni così distanti. Finiranno le vacche da mungere per troppi finti dissidenti. Soltanto per loro arrivano le cattive notizie…


Gordiano Lupi 

martedì 16 dicembre 2014

Napoli Circonvallazione Nord

Alessandro Angeli
Napoli Circonvallazione Nord
Italic Pequod – Euro 15 – Pag. 110


 
Alessandro Angeli (1972) non è un esordiente. Ce ne rendiamo conto dopo poche pagine, dalla ricerca linguistica, dallo stile, dalle ambientazioni degradate e dai caratteri dei personaggi, immersi nel sottomondo napoletano, governato da malavita e piccoli boss di quartiere. Angeli è un romano che vive in Maremma, nella - per me -vicina Grosseto, patria di Bianciardi, uno dei più grandi scrittori del Novecento. Pubblica dal 2008, romanzi e racconti: Maginot, La lingua dei fossi, Ragazzo fiume, I ragni in testa, Mare di vetro, Storia d’amore e d’anarchia di Antonio Gamberi, Transmission, vita morte e visioni di Ian Curtis, Joy Division. Meriterebbe un editore medio grande, perché la sua scrittura matura andrebbe valorizzata, se ancora esistessero gli editori - talent scout (ma tanto ci sono i talent televisivi, no?), anche se i suoi ultimi lavori sono usciti per Stampa Alternativa del mitico Marcello Baraghini, grande editore da un punto di vista morale, senza essere un editore grande.
Il romanzo è ambientato a Napoli, nei quartieri marginali della città, secondo la lezione di Roberto Saviano, ma forse ancor più delle fiction televisive come L’oro di Scampia e i serial Gomorra e Romanzo criminale. Non crediamo di bestemmiare dicendo che Angeli ci appassiona molto di più del rinomato Saviano, abile polemista ma incapace di scrivere narrativa con un briciolo di poesia. Angeli no, nelle sue frasi scarne e nei dialoghi serrati abbonda di un cupo lirismo fatto di inquietudini, di bambini che giocano a pallone sotto gli occhi di giovani spacciatori, di adulti che passano il tempo nei bar di periferia, di donne disponibili a incontri sessuali a pagamento. Il protagonista della storia è Nunzio, un ragazzo di Secondigliano, che ci racconta pagina dopo pagina il vuoto della sua esistenza fatta di consuetudini, di un niente assoluto, permeata dal desiderio di fuga. Napoli Circonvallazione Nord è a tutti gli effetti un noir, una storia criminale, che narra le vicissitudini di spacciatori e ladri di quartiere, di rapinatori braccati dalla polizia, costretti a vivere un’esistenza che non vorrebbero. Nunzio sa che non può abbandonare Napoli, perché quel mondo degradato e insopportabile, quel panorama di tristezze quotidiane, è la sua vita. Napoli e i panni stesi alle finestre. Napoli e le case popolari. Napoli e il senso d’abbandono. Napoli e la noia, l’abulia del quotidiano. Napoli e i sogni infranti. Napoli e le suggestioni liriche che Angeli infonde nel lettore. Un romanzo da leggere.

Almanacco del Foglio Letterario

da Piombino Oggi di DICEMBRE 2014 - Si celebrano i primi 15 anni del FOGLIO LETTERARIO con una prestigiosa antologia - almanacco, elaborata da Andrea Borla e Fabio Izzo.

domenica 14 dicembre 2014

La casa degli anonimi


Giovanni Agnoloni – La casa degli anonimi(Galaad Edizioni, 2014)

Giovedì 18 dicembre, anteprima nazionale de La casa degli anonimi, nuovo romanzo di Giovanni Agnoloni, edito da Galaad Edizioni e sequel dell'opera d'esordio dell'autore, Sentieri di notte (pubblicata anche in lingua spagnola). Preceduto dallo spin-off Partita di anime (marzo 2014), La casa degli anonimi è il terzo atto della serie “della fine di internet”, che ipotizza, in un futuro ormai prossimo, il crollo della Rete e l'impossibilità di un ritorno al prima.
Temi forti di questo nuovo libro di Agnoloni, l'alterazione degli stati emotivi provocata dalla dipendenza dai social network; la tecnologia wireless come veicolo di una possibile nuova dittatura del pensiero; le incredibili variazioni climatiche del pianeta; il sogno e il viaggio come strumenti di esplorazione di verità emotive e spirituali; il mistero dell'unico passo evangelico in cui Gesù scrive.
 La casa degli anonimi sarà presentato giovedì 18 dicembre alle ore 18,00 a Firenze, presso la Libreria-caffè letterario “La Cité” (in Borgo San Frediano 20 rosso), con l'intervento dello scrittore Vieri Tommasi Candidi, che condurrà l'incontro, e la partecipazione dello storico dell'arte Corrado Marsan.

Sinossi de La casa degli anonimi
2027. Sono passati quasi due anni dal crollo di Internet in Europa. I sabotaggi degli Anonimi – un gruppo di oppositori del Sistema, nato dopo il settembre 2025 – hanno provocato il collasso della Rete anche in Nord America e Nord Africa. Sullo sfondo di questo scenario globale si stagliano, come percorsi luminosi in una visione satellitare, le vicende di personaggi apparentemente estranei l’uno all’altro. Sorvolando in aereo i cieli olandesi, Kasper Van der Maart cerca invano di raggiungere l’Italia; in un surreale inseguimento notturno per le vie di Firenze, Emanuela e Aurelio incrociano i loro destini; dall’altra parte del mondo, attraverso le strade del Nord America, Tarek dovrà recuperare i ricordi di un passato sommerso; mentre, in Marocco, Ahmed lotta con i propri fantasmi per varcare il confine che lo separa dalla verità. Una visione parallela interseca misteriosamente le traiettorie di tutti loro: una casa, abitata da tre figure enigmatiche in cerca di risposte. La casa degli anonimi aggiunge così un altro capitolo al ciclo della “fine di Internet” inaugurato da Sentieri di notte.
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Giovanni Agnoloni (Firenze, 1976) ha pubblicato i romanzi Partita di anime (2014) e Sentieri di notte (2012; tradotto in spagnolo nel 2014), e i saggi Tolkien e Bach. Dalla Terra di Mezzo all’energia dei fiori (2011), Nuova letteratura fantasy (2010) e Letteratura del fantastico. I giardini di Lorien (2004). Curatore e co-autore di Tolkien. La Luce e l’Ombra (2011) e co-traduttore (con Marino Magliani) di Bolaño selvaggio (2012), ha tradotto opere di Jorge Mario Bergoglio, Amir Valle, Peter Straub, Tania Carver e Noble Smith. Scrive sui blog lapoesiaelospirito.wordpress.com e postpopuli.it. Il suo blog personale è giovanniag.wordpress.com


Giovanni Agnoloni, La casa degli anonimi

(Galaad Edizioni, 2014, pagine 276, euro 13; ISBN: 9788898722204) 

Presentazione Calcio e acciaio a Scandicci

giovedì 11 dicembre 2014

Guerre corporative


Simone Giusti (Pisa, 1977) è un regista - sceneggiatore e in questo libro dimostra tutta la sua capacità di confrontarsi con storie di ampio respiro, di gestire personaggi e trame complesse, di saper imbastire sottotrame credibili. Abbiamo conosciuto Giusti come autore di romanzi brevi e come regista della serie Evoc, un horror grottesco a puntate (siamo arrivati alla terza) pensato per il web, nel quale tre amici devono vedersela con una paradossale invasione aliena. Il problema è che gli extraterrestri assumono le forme di donne bellissime e sensuali che - tra l’altro - circuiscono il più sfigato del gruppo, un vero e proprio nerd deriso sin dai tempi della scuola. Black Figa è un altro racconto a metà strada tra il fantastico e il thriller, sempre ricco di comicità grottesca, che fa intuire interessanti doti narrative.
Guerre corporative è il suo lavoro più compiuto, un thriller cyberpunk pieno zeppo di ritmo e di suspense, ricco di eventi che si succedono a ritmo forsennato. Ci troviamo in un mondo del futuro dominato dalle multinazionali (ma è poi così lontano da noi?) ed è in gioco il destino della razza umana. Protagonisti principali: un’affascinante hacker maltese, un rozzo contrabbandiere e un freeman dandy con l’antigelo nelle vene. Ambientazione: il mondo intero, perché le guerre corporative - un vero e proprio intrigo internazionale - conducono i protagonisti a vagare persino nello spazio, oltre la Terra e in ogni luogo conosciuto. Molti dialoghi e una narrazione intensa, che non concede respiro al lettore, un thriller dal ritmo incalzante che è una via di mezzo tra il genere spionistico alla 007 e il romanzo d’azione stile cyberpunk. Un genere indefinibile, perché è commistione di generi, ma parlare di fantascienza che va a braccetto con il thriller non è un errore. Guerre corporative rispecchia anche l’amore dell’autore per i giochi di ruolo, perché molte soluzioni narrative rimandano a certe esperienze ludiche vissute in prima persona. Un romanzo adatto per il cinema, ma per realizzarlo servirebbero miliardi e un regista come George Lucas.
 
Simone Giusti
Guerre corporative
Il Foglio Letterario – Pag. 235 – Euro 15


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