Il mio intervento sulla riconciliazione USA - Cuba
lunedì 22 dicembre 2014
mercoledì 17 dicembre 2014
Cuba e Usa si stringono la mano
Hanno scelto il giorno di San Lazzaro per lo scambio
dei prigionieri: Alan Gross contro tre spie (o eroi) cubane. Hanno scelto un
giorno importante per i cubani per annunciare al mondo, a reti unificate, che i
rapporti tra Cuba e Stati Uniti cambieranno, andranno verso una
normalizzazione. Yoani Sánchez si è affrettata a dire: “È una vittoria del
castrismo, ma c’è di buono che Alan Gross è uscito vivo di galera”. Ha poi
aggiunto: “Finisce un’era. Adesso speriamo che diventi protagonista la società
civile”. C’è di buono che Yoani Sánchez viene ascoltata sempre meno, almeno a
queste latitudini, ché il suo ruolo in questa storia ancora non mi è chiaro.
Pedina del governo cubano per favorire questa mossa? Personaggio costruito dagli
Stati Uniti per creare le condizioni di un avvicinamento? Figura costruita da
entrambi per arrivare a compiere questo passo? Non lo so e non m’importa più di
tanto saperlo. Invece, molto importante è stato il ruolo della Chiesa Cattolica
che si impegna da anni in questa operazione di avvicinamento tra due nazioni
storicamente nemiche. E l’assenza di Fidel ha fatto il resto, ché Raúl ha
cambiato molto Cuba - tutto sommato in meglio - e ha compiuto passi storici che
il fratello non avrebbe mai osato fare. Infine Obama, chiaro, ché un Presidente
repubblicano avrebbe reso tutto più difficile. Per quel che riguarda i cubani
solo notizie positive. Prossima fine di embargo e sanzioni, apertura di un'ambasciata USA all'Avana, Cuba fuori dal
novero dei paesi canaglia,
prospettive di viaggi e commerci tra due mondi separati da un braccio di mare
ma per anni così distanti. Finiranno le vacche da mungere per troppi finti
dissidenti. Soltanto per loro arrivano le cattive notizie…
Gordiano Lupi
martedì 16 dicembre 2014
Napoli Circonvallazione Nord
Alessandro
Angeli
Napoli Circonvallazione Nord
Italic Pequod – Euro 15 – Pag. 110
Napoli Circonvallazione Nord
Italic Pequod – Euro 15 – Pag. 110
Alessandro Angeli (1972)
non è un esordiente. Ce ne rendiamo conto dopo poche pagine, dalla ricerca linguistica,
dallo stile, dalle ambientazioni degradate e dai caratteri dei personaggi,
immersi nel sottomondo napoletano, governato da malavita e piccoli boss di
quartiere. Angeli è un romano che vive in Maremma, nella - per me -vicina
Grosseto, patria di Bianciardi, uno dei più grandi scrittori del Novecento.
Pubblica dal 2008, romanzi e racconti: Maginot,
La lingua dei fossi, Ragazzo fiume, I ragni in testa, Mare di
vetro, Storia d’amore e d’anarchia di Antonio Gamberi,
Transmission, vita morte e visioni di Ian
Curtis, Joy Division. Meriterebbe un editore medio grande, perché la sua
scrittura matura andrebbe valorizzata, se ancora esistessero gli editori - talent
scout (ma tanto ci sono i talent televisivi, no?), anche se i suoi ultimi
lavori sono usciti per Stampa Alternativa del mitico Marcello Baraghini, grande editore da un punto di vista
morale, senza essere un editore grande.
Il romanzo è ambientato
a Napoli, nei quartieri marginali della città, secondo la lezione di Roberto
Saviano, ma forse ancor più delle fiction
televisive come L’oro di Scampia e i
serial Gomorra e Romanzo criminale. Non crediamo di bestemmiare dicendo che Angeli
ci appassiona molto di più del rinomato Saviano, abile polemista ma incapace di
scrivere narrativa con un briciolo di poesia. Angeli no, nelle sue frasi scarne
e nei dialoghi serrati abbonda di un cupo lirismo fatto di inquietudini, di
bambini che giocano a pallone sotto gli occhi di giovani spacciatori, di adulti
che passano il tempo nei bar di periferia, di donne disponibili a incontri
sessuali a pagamento. Il protagonista della storia è Nunzio, un ragazzo di
Secondigliano, che ci racconta pagina dopo pagina il vuoto della sua esistenza
fatta di consuetudini, di un niente assoluto, permeata dal desiderio di fuga. Napoli Circonvallazione Nord è a tutti
gli effetti un noir, una storia criminale, che narra le vicissitudini di
spacciatori e ladri di quartiere, di rapinatori braccati dalla polizia,
costretti a vivere un’esistenza che non vorrebbero. Nunzio sa che non può
abbandonare Napoli, perché quel mondo degradato e insopportabile, quel panorama
di tristezze quotidiane, è la sua vita. Napoli e i panni stesi alle finestre.
Napoli e le case popolari. Napoli e il senso d’abbandono. Napoli e la noia, l’abulia
del quotidiano. Napoli e i sogni infranti. Napoli e le suggestioni liriche che Angeli
infonde nel lettore. Un romanzo da leggere.
Almanacco del Foglio Letterario
da Piombino Oggi di DICEMBRE 2014 - Si celebrano i primi 15 anni del FOGLIO LETTERARIO con una prestigiosa antologia - almanacco, elaborata da Andrea Borla e Fabio Izzo.
domenica 14 dicembre 2014
La casa degli anonimi
Giovanni
Agnoloni – La casa degli anonimi(Galaad
Edizioni, 2014)
Giovedì
18 dicembre, anteprima nazionale de La casa degli anonimi,
nuovo romanzo di Giovanni Agnoloni, edito da Galaad Edizioni
e sequel dell'opera d'esordio dell'autore, Sentieri di notte (pubblicata
anche in lingua spagnola). Preceduto dallo spin-off Partita di anime (marzo
2014), La casa degli anonimi è il terzo atto della serie “della fine di
internet”, che ipotizza, in un futuro ormai prossimo, il crollo della Rete
e l'impossibilità di un ritorno al prima.
Temi
forti di questo nuovo libro di Agnoloni, l'alterazione degli stati emotivi
provocata dalla dipendenza dai social network; la tecnologia wireless come
veicolo di una possibile nuova dittatura del pensiero; le incredibili
variazioni climatiche del pianeta; il sogno e il viaggio come strumenti di
esplorazione di verità emotive e spirituali; il mistero dell'unico passo
evangelico in cui Gesù scrive.
Sinossi de La casa degli
anonimi
2027. Sono passati quasi
due anni dal crollo di Internet in Europa. I sabotaggi degli Anonimi – un
gruppo di oppositori del Sistema, nato dopo il settembre 2025 – hanno provocato
il collasso della Rete anche in Nord America e Nord Africa. Sullo sfondo di
questo scenario globale si stagliano, come percorsi luminosi in una visione
satellitare, le vicende di personaggi apparentemente estranei l’uno all’altro.
Sorvolando in aereo i cieli olandesi, Kasper Van der Maart cerca invano di
raggiungere l’Italia; in un surreale inseguimento notturno per le vie di
Firenze, Emanuela e Aurelio incrociano i loro destini; dall’altra parte del
mondo, attraverso le strade del Nord America, Tarek dovrà recuperare i ricordi
di un passato sommerso; mentre, in Marocco, Ahmed lotta con i propri fantasmi
per varcare il confine che lo separa dalla verità. Una visione parallela
interseca misteriosamente le traiettorie di tutti loro: una casa, abitata da
tre figure enigmatiche in cerca di risposte. La casa degli anonimi aggiunge così un altro capitolo al ciclo
della “fine di Internet” inaugurato da Sentieri
di notte.
---
Giovanni
Agnoloni (Firenze, 1976) ha pubblicato i
romanzi Partita di anime (2014) e Sentieri di notte (2012;
tradotto in spagnolo nel 2014), e i saggi Tolkien e Bach. Dalla Terra
di Mezzo all’energia dei fiori (2011), Nuova
letteratura fantasy (2010) e Letteratura del fantastico. I giardini di
Lorien (2004). Curatore e co-autore di Tolkien. La Luce e l’Ombra (2011)
e co-traduttore (con Marino Magliani) di Bolaño selvaggio (2012), ha
tradotto opere di Jorge Mario Bergoglio, Amir Valle, Peter Straub, Tania Carver
e Noble Smith. Scrive sui blog lapoesiaelospirito.wordpress.com e
postpopuli.it. Il suo blog personale è giovanniag.wordpress.com
Giovanni
Agnoloni, La casa degli anonimi
(Galaad Edizioni, 2014, pagine 276, euro 13; ISBN:
9788898722204)
giovedì 11 dicembre 2014
Guerre corporative
Simone Giusti (Pisa,
1977) è un regista - sceneggiatore e in questo libro dimostra tutta la sua
capacità di confrontarsi con storie di ampio respiro, di gestire personaggi e
trame complesse, di saper imbastire sottotrame credibili. Abbiamo conosciuto
Giusti come autore di romanzi brevi e come regista della serie Evoc, un horror grottesco a puntate
(siamo arrivati alla terza) pensato per il web, nel quale tre amici devono
vedersela con una paradossale invasione aliena. Il problema è che gli
extraterrestri assumono le forme di donne bellissime e sensuali che - tra
l’altro - circuiscono il più sfigato del gruppo, un vero e proprio nerd deriso
sin dai tempi della scuola. Black Figa
è un altro racconto a metà strada tra il fantastico e il thriller, sempre ricco
di comicità grottesca, che fa intuire interessanti doti narrative.
Guerre
corporative è il suo lavoro più compiuto, un
thriller cyberpunk pieno zeppo di ritmo e di suspense, ricco di eventi che si succedono a ritmo forsennato. Ci
troviamo in un mondo del futuro dominato dalle multinazionali (ma è poi così
lontano da noi?) ed è in gioco il destino della razza umana. Protagonisti
principali: un’affascinante hacker maltese, un rozzo contrabbandiere e un freeman dandy con l’antigelo nelle vene.
Ambientazione: il mondo intero, perché le guerre corporative - un vero e
proprio intrigo internazionale - conducono i protagonisti a vagare persino
nello spazio, oltre la Terra e in ogni luogo conosciuto. Molti dialoghi e una
narrazione intensa, che non concede respiro al lettore, un thriller dal ritmo
incalzante che è una via di mezzo tra il genere spionistico alla 007 e il
romanzo d’azione stile cyberpunk. Un genere indefinibile, perché è commistione
di generi, ma parlare di fantascienza che va a braccetto con il thriller non è
un errore. Guerre corporative rispecchia
anche l’amore dell’autore per i giochi di ruolo, perché molte soluzioni
narrative rimandano a certe esperienze ludiche vissute in prima persona. Un
romanzo adatto per il cinema, ma per realizzarlo servirebbero miliardi e un
regista come George Lucas.
Simone Giusti
Guerre corporative
Il Foglio Letterario – Pag. 235 – Euro 15
www.ilfoglioletterario.it
Distribuzione Nazionale PDE
Distribuzione TOSCANA: Libroco
Guerre corporative
Il Foglio Letterario – Pag. 235 – Euro 15
www.ilfoglioletterario.it
Distribuzione Nazionale PDE
Distribuzione TOSCANA: Libroco
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