giovedì 29 ottobre 2015

Zerocalcare, letteratura a fumetti

Zerocalcare è forse il nome più interessante della letteratura italiana contemporanea. Non sto bestemmiando. Certo, si esprime con il fumetto - per la precisione con la graphic novel - ma i suoi testi sono efficaci e colti, pieni zeppi di citazioni, critici della realtà che viviamo. Non fa mai politica bassa nella sua critica culturale, ma punta in alto, alla critica del costume, stigmatizzando il demone della reperibilità e della incomunicabilità. Il personaggio principale di Zerocalcare è se stesso, un fumettista che vive alla giornata e rifugge gli impegni, gli accolli, che odia la mondanità e preferisce vivere appartato. Ma in quel se stesso ci siamo tutti noi, c'è la società contemporanea imbarbarita, ci sono le idee impoverite, l'indolenza, l'assenza di motivi validi per cui lottare, il terrore di invecchiare.
 
 Presentato al Premio Strega
 
Zerocalcare manda avanti un blog interessante (http://www.zerocalcare.it/) e - di tanto in tanto - raccoglie le storie in volume, ma scrive pure romanzi a fumetti, dove i personaggi sono uomini e donne della sua vita, la madre, la fidanzata, la sorella, un amico immaginario (Armadillo), che ricorda la tigre di Calvin e Hobbes. Le vicissitudini sono quelle tipiche di un trentenne di oggi, ma la cosa straordinaria è che risultano condivisibili e interessanti anche per un cinquantacinquenne come me. Zerocalcare non è un fenomeno transitorio, una moda, una creatura del sistema. No davvero. Zerocalcare è un vero scrittore che disegna e lavora quando ha qualcosa da dire. Un po' come facevano Pasolini, Calvino e Moravia, negli anni Settanta. Non scrive libri per cavalcare facili successi a base di commissari panzoni e indagini legate a fatti di cronaca, non ricicla il solito libro da vent'anni a questa parte, cambiando titolo.
 
 
I fumetti di Zerocalcare raccontano come siamo diventati. E lo fanno con spietato realismo. Non è un bello spettacolo, certo, ma fa bene condividere quel che ogni giorno pensiamo con un autore geniale e disincantato che raccoglie l'eredità stilistica di Andrea Pazienza, metabolizzandola in un discorso personale. Potete cominciare da questo ultimo volume per conoscere l'opera omnia di Zerocalcare, ma vi consiglio di recuperare tutto, perché lui è il solo scrittore imprescindibile di questi anni bui, di questa notte infinita delle patrie lettere.
 
La prima raccolta del blog:

 
Un vecchio romanzo a fumetti:
 
 
ULTIMO TITOLO:
L'elenco telefonico degli accolli
Bao Publishing - Euro 16,00

martedì 27 ottobre 2015

Golpe de agua

di Felix Luís Viera
 
 

La muchacha, despacito, avanza
hasta que las puntas de sus pies besan
la punta de las olas.
El bikini de la muchacha es una llamarada
bajo el sol.
La muchacha se decide y el agua
le traga los tobillos, las
rodillas;
diríase que es una danza
que va apoderándose del agua,
diríase —basados en el movimiento
de las extremidades y el cabello—
que es una orquesta apoderándose del agua.
 

Ahora el mar, eróticamente, lame
el borde inferior de su bikini.

 Aún con el filo azul a la cintura
—por el decir del busto—
puede asegurarse que persisten sumergidas
las piernas su rítmico proceso. 

Desde mi mirador entre la sombra de dos pinos
he visto el derrumbe de la danza, la
orquesta, el movimiento,
la rotura de la esbeltez del talle y los colores.
La magia de una ola ha convertido a la
muchacha
en un terroncito de azúcar anegado. 

Agosto de 1974
 

Getto d’acqua
Traduzione di Gordiano Lupi
 
La ragazza, lentamente, avanza
fino a quando le punte dei suoi piedi baciano
la punta delle onde.
Il bikini della ragazza è una fiammata
sotto il sole.
La ragazza si decide e l'acqua
le inghiotte le caviglie,
le ginocchia;
si direbbe una danza
che si sta impadronendo dell'acqua,
si direbbe - basandosi sul movimento
degli arti e dei capelli -
un’orchestra che si sta impadronendo dell’acqua. 

Ora il mare, eroticamente, lambisce
il bordo inferiore del suo bikini. 

Anche con il filo azzurro ai fianchi
- come dire al busto -
è certo che restano ancora immerse
le gambe nel loro ritmico incedere.
 
Dalla mia veranda tra l'ombra di due pini
ho visto il crollo della danza,
l'orchestra, il movimento,
il frantumarsi della snellezza della corporatura e dei colori.
La magia di un'onda ha trasformato
la ragazza
in una zolletta di zucchero annegata. 

Agosto 1974

giovedì 22 ottobre 2015

La Lettrice Rampante: LA NINFA INCOSTANTE - Guillermo Cabrera Infante

La Lettrice Rampante: LA NINFA INCOSTANTE - Guillermo Cabrera Infante: «Quando ci rivediamo?» Ci sono domande che suonano come boleri. Guillermo Cabrera Infante è un altro di quegli scrittori sudameri...


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sabato 17 ottobre 2015

Smart life


Wilson Saba
Smart life
Tascabili Bompiani – Euro 11 – Pag. 210
Nuova Edizione e-book – Euro 4,99

Wilson Saba, sardo trapiantato a Roma, attore in prestito alla letteratura, debutta con Sole e baleno (2006), finalista al Premio Strega, lanciato da un piccolo editore come Il Foglio Letterario (www.ilfoglioletterario.it). Si conferma con Bompiani, compiendo il grande santo verso il mondo letterario che conta, gruppo RCS, che pubblica i successivi Giorni migliori (2008) e Smart life (2011), in uscita adesso come e-book. Nel frattempo dà alle stampe un saggio su Artaud e Figli delle stelle (Lucio Pellegrini, 2010). Lo scrittore ci confida che sta portando a termine un romanzo di fantascienza a quattro mani (assieme a un autore più esperto, ancora top secret), un romanzo lungo ambientato a Roma (da tempo in gestazione) e un saggio sui migliori traduttori di letteratura italiana in Europa. Per il momento concentriamoci su Smart life, che si può avere a prezzo contenuto (4,90) in una nuova edizione e-book dopo il buon successo riportato nei tascabili Bompiani. Siamo di fronte a una storia di formazione, come Sole e baleno e Giorni migliori, nelle corde di Saba, visionaria e incalzante, capace di raccontare il mondo giovanile contemporaneo, senza alcuna retorica. I protagonisti sono Andrea e Michele, due ragazzi che inventano un social network dedicato alle droghe (u-Dose, un nome che è tutto un programma), un luogo dove spacciatori e clienti si ritrovano per conoscersi, scambiarsi esperienze e portare a compimento loschi affari. Il mondo adolescenziale viene narrato attraverso l’analisi impietosa dell’utilizzo massiccio di Internet, senza inutili moralismi e giudizi esterni, ma con una visione interna al problema, dalla parte di Caino.  Abbiamo la droga, l’importanza del denaro, trovare il modo per diventare ricchi senza sporcarsi troppo le mani, in questo caso inventando un mercato per giovani tossicodipendenti, mascherato da lotta al proibizionismo e alla criminalità organizzata. Il romanzo di formazione si tinge di giallo e assume le sembianze di un thriller psichedelico quando arriva sul mercato telematico un misterioso venditore e propone una nuovissima droga di sua invenzione. I problemi per i giovani gestori del social cominciano quando alcuni ragazzi si mettono insieme per organizzare un rave party e poter provare la nuova essenza. Il romanzo è scritto con stile rapido e incalzante, in sintonia con il mondo contemporaneo e con una generazione che vive connessa a Internet e incollata a un telefonino. Wilson Saba rifugge da ogni retorica, racconta il mondo giovanile con tutte le contraddizioni e vive dall’interno i suoi cambiamenti. Molti dialoghi sembrano conversazioni su Internet, prelevate da una chat, leggiamo brani di e-mail, pezzi legati a connessioni telematiche. La scrittura di Saba è moderna, incalzante, essenziale, senza tentativi letterari fuori luogo, visto il tema crudo affrontato dalla storia. Da leggere.

martedì 13 ottobre 2015

Felix Luis Viera e la poesia erotica


Erótica

Susana encandilada por la tarde
en una habitación de cristales polvorientos.
Mercedes es una aguja incandescente
con despiadado derrotero hacia mi sangre.
Migdalia la insaciable, la del peinado
anacrónico, la propia para rancheras mexicanas
de traiciones y persecuciones amorosas.
Anita atemorizada entre las zarzas
chapurreando un No convencional e inconvincente.
Clara dejándome descomunalmente ciego:
desarropándose cuando menos lo esperaba…

Van viajando en la noche como aves ardientes.

Mujer, pasado mañana estoy en ti,
espérame
con todas tus puertas abiertas.
Sólo faltan 48 horas;
48 horas que me parece que no avanzan.

Junio de 1974

Erotica

Susanna illuminata dalla sera
in una camera dai vetri polverosi.
Mercedes è un ago incandescente
con spietata rotta verso il mio sangue.
Migdala l'insaziabile, con acconciatura
anacronistica, da fattrice messicana
di tradimenti e persecuzioni amorose.
Anita intimorita tra i rovi
farfugliando un No convenzionale e non convincente.
Clara che mi lascia desolatamente cieco:
spogliandosi quando meno lo speravo.

Stanno viaggiando nella notte come uccelli ardenti.

Donna, dopodomani sarò in te.
aspettami
con tutte le tue porte aperte.
Mancano solo 48 ore;
48 ore che mi sembrano non passare.

Giugno 1974

Memoria

Aquella noche, después del baño
y con el vestido nuevo, de fondo las estrellas,
el aire navegando y desplazándose en su rostro,
Cora parecía un cristal reciennacido.

Agosto 1972

Memoria

Quella notte, dopo il bagno,
con il vestito nuovo, sullo sfondo le stelle,
navigando nell'etere e avvicinando il volto,
Cora sembrava un cristallo appena nato.

Agosto 1972

da: http://www.ellugareno.com/2015/10/erotica-y-memoria-dos-poemas-de-felix.html


Le traduzioni sono di Gordiano Lupi

lunedì 12 ottobre 2015

Zombie in TV

Le migliori zombie-serie del piccolo schermo



SINOSSI: Dopo aver saturato il mondo cinematografico, lo zombie ha trovato nuovo terreno fertile in televisione, dove il personaggio sta vivendo una seconda giovinezza. Dal successo mondiale di The Walking Dead allo spin-off Fear The Walking Dead, dalla sorpresa Dead Set al commovente In the Flesh, passando dalla sfrontatezza marcata Asylum di Z-Nation fino alla delicatezza romantica del francese Les Revenants, questo volume raccoglie le migliori serie tv zombesche che stanno affollando le televisioni di tutto il mondo, analizzandole criticamente e raccontandone la genesi. Prefazione di Paolo Di Orazio.

DALLA PREFAZIONE: [...] Non voglio anticipare cose che leggerete in questo splendido trattato, soltanto limitarmi a raccomandarne una lettura attenta e amorosa, e la divulgazione poiché personalmente vedo necessario erigere uno spartiacque tra ciò che è horror e ciò che non lo è. E questa operazione la si può compiere con successo cibandosi di questo libro ben scritto, che ci porta a spulciare nella produzione mondiale dei film sul morto vivente (ma anche per renderci conto di quanto l'Italia sia distante da quel che accade nel resto del mondo).

L’AUTORE: Marcello Gagliani Caputo è scrittore, saggista e critico cinematografico e letterario. Ha pubblicato Bad Boys - La Figura del cattivo nell’immaginario cinematografico per la Morpheo Edizioni, ha partecipato al libro Christopher Lee - Il Principe delle Tenebre, Profondo Rosso Edizioni e al volume Il Cinema di Michael Winner (Edizioni Il Foglio). Ha pubblicato la prima monografia su David Fincher, The Fincher Network (Bietti Edizioni), e ha partecipato al saggio The Walking Dead - L'evoluzione degli zombie in tv, nel fumetto e nel videogioco edito da Universitalia. Nel 2014 ha pubblicato l’ebook Zombie al cinema per Fazi Editore, mentre l'anno dopo Guida al cinema di Stephen King, Universal Monsters - L'epopea dei mostri in bianco e nero e Guida al cinema di Bud Spencer e Terence Hill. Alla sua squadra del cuore, la Juventus, ha dedicato la collana Almanacco Juventino - Tutte le partite della Juventus dal 1930 al 2014 e l’ebook Da Platini a Pogba - La Juventus dei campioni francesi (Delos Digital), mentre ha raccontato la storia della Champions League nel libro Champions Italia - Le italiane e la Coppa dei Campioni.

martedì 6 ottobre 2015

Fugas



William Navarrete è uno scrittore cubano che da anni vive a Parigi, un ottimo poeta conosciuto in Italia per la raccolta personale Età di paura al freddo e per l’antologia dei poeti incarcerati dal regime castrista, Versi tra le sbarre (Il Foglio Letterario Edizioni). Pubblica il suo secondo romanzo, dopo La gema de Cubagua, realizzando un ritratto realistico e nostalgico della sua terra natale. Il romanzo è incentrato sulle vicissitudini di madre e figlio che - come molti - tentano di fuggire da un’isola che sentono ormai come un carcere asfissiante, una sorta di clausura incomprensibile. Siamo di fronte al solito romanzo sul fallimento della Rivoluzione Cubana che ogni scrittore insulare esiliato sogna di scrivere e in fondo un po’ tutti ci riescono. Tra le pagine di Navarrete incontriamo sentori di Wendy Guerra con il mirabile Todos se van, tradotto in Italia e pubblicato da Le Lettere, ma anche molta narrativa di Leonardo Padura Fuentes, Guillermo Cabrera Infante, Virgilio Piñera e Lezama Lima, che l’autore ama al punto di avergli dedicato una raccolta antologica. Navarrete racconta in forma poetica la mancanza di libertà di cui soffrono i cubani, tratteggia il desiderio di fuga che pervade il suo popolo con molti elementi autobiografici, narrando le proprie vicende familiari più condivisibili. “Non tutto corrisponde alla mia vita” ci ha detto lo scrittore “ma mi sono ispirato molto a fatti e vicende vissute e ascoltate quando vivevo a Cuba. Il personaggio della madre non è mia madre, ma un mix di madri cubane che ho conosciuto. Un romanzo puzzle che alla fine trova una soluzione, mentre Cuba ancora non l’ha trovata… ”. Navarrete racconta una storia di sopravvivenza, esistenze di persone che cercano di convivere con la follia del castrismo per la paura di abbandonare tutto, ma che quando sentono di non farcela più decidono di mollare e di andarsene lontano. Un libro musicale (ispirato alla Fughe di Bach, ha detto l’autore), umoristico, nostalgico, in fondo una commedia che racconta la vita. Da tradurre in italiano, se ci fossero editori interessati.


William Navarrete
Fugas
Tusquets Editores

Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi