
Mi hanno rotto le palle
i fenomeni costruiti dalle grandi case editrici. Mi hanno rotto le palle i
quotidiani cartacei, che ognuno dice la sua, ma non la verità, comunque mai i
fatti separati dalle opinioni. Mi hanno rotto le palle i tuttologi e chi vive
al cellulare, ché bisogna sempre essere connessi. Mi hanno rotto le palle gli
scrittori contemporanei, che magari non leggono un libro ma scrivono una
cazzata al mese. Mi hanno rotto le palle in molti. Mi rompo le palle anche da solo, a volte. Mi ha rotto le palle il
giallo. Mi ha rotto le palle il noir. Mi ha rotto le palle il cinema italiano
che prima si è giocato i generi e ora invece fanno i finti generi, ma in
televisione. Mi hanno rotto le palle anche i presunti scrittori che s'informano
su quanto costa pubblicare un libro. Con me, poi. Ah, mi hanno rotto le palle
anche i registi del cazzo che girano film su cose che non conoscono. Due nomi a
caso? Veronesi e Johnson. Mi hanno rotto le palle le veline opinioniste che
mostrano le cosce in tv, così i maschi dopo si fanno le seghe. Mi hanno rotto
le palle le belle fighe che scrivono un libro, ma tanto si sa che non l’hanno
scritti loro, c'è sempre un negro dietro, ma i soldi sì, quelli vanno a loro.
Mi hanno rotto le palle le famiglie allargate e le fidanzate di papà, ma pure i
fidanzati di mammà. Mi hanno rotto le palle i figli fancazzisti, ché tanto è
tutta colpa vostra, mi picchiavate da piccino. Mi hanno rotto le palle i
cacacazzo e i fan della Cirinnà, che quando c'è un matrimonio gay sono tutti
gay e poi fanno le corna alla moglie. Magari con un trans. Mi hanno rotto le
palle i pacifisti che votano Grillo, come se fosse un pacifista, e anche i
guerrafondai che votano Trump, ché lui sì, è un guerrafondaio. Mi ha rotto le
palle la politica, che io non ci ho mai capito un cazzo. Mi ha rotto le palle
la letteratura italiana. Come ha fatto, dici? Eh, lo so che non esiste. Non
fare lo spiritoso. Mi ha rotto le palle quello che chiamano letteratura, i
gialli del cazzo, le camillerate, il giovane scrittore che se la tira, i nani,
gli elfi, le ballerine e i calciatori scrittori. E tu? Tu credi di non avermi
rotto le palle? Certo che sì, amico mio. Ma ti sopporto, perché ti voglio bene. (Gordiano Lupi)