giovedì 10 marzo 2011

Yoani Sánchez ringrazia per il Premio Donne Coraggiose

La blogger cubana Yoani Sánchez ha ringraziato Radio Martí per aver realizzato un ponte informativo che le ha permesso di assistere alla cerimonia organizzata dal Dipartimento di Stato USA. Abbiamo raccolto la sua dichiarazione dopo l’assegnazione del Premio Donne Coraggiose.

“Merito di Radio Martí se almeno con la linea telefonica ho potuto viaggiare dall’Avana fino a un luogo che il governo cubano non mi ha permesso di raggiungere fisicamente. Sono molto emozionata. Ho ascoltato le vicissitudini di tutte le donne premiate, i percorsi tortuosi di ognuna di loro nelle rispettive discipline e i pericoli che hanno affrontato. Sono orgogliosa di essere stata inserita nel gruppo ristretto delle premiate e sento gravare sulle mie spalle un’enorme responsabilità”.

Il premio Donne Coraggiose conferito a Yoani dal Dipartimento di Stato USA è una buona notizia per il futuro di Cuba, ma un’altra comunicazione importante viene da Reina Luisa Tamayo, madre di Orlando Zapata, che è stata autorizzata a lasciare l’Isola per recarsi negli Stati Uniti insieme ai suoi figli.

“Continuerò a lottare per la libertà di Cuba, ma me ne vado per i miei quattro figli e per i nipoti che mi restano. Ho già sofferto molto in questa terra per la morte di Orlando dopo un lungo sciopero della fame”, ha detto.


Gordiano lupi

4 commenti:

  1. Caro Gordiano sai bene quanto ti stimo e quanto rispetto e apprezzo il lavoro di Yoani, vorrei però provocare un dibattito che spero sia apprezzato e che non sia frainteso. Ho pubblicato un post intitolato "Le ambiguità di Yoani Sanchez" (http://laislagrande.blogspot.com/2011/03/riflessioni-su-cuba-le-ambiguita-di.html) vorrei stimolare un confronto in merito, con simpatia, Rob.

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  2. Ho letto e commentato. Non condivido i tuoi dubbi. Peccato che l'ho buttata, ma Yoani mi aveva scritto in merito una lettera dove prevedeva l'accaduto...

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  3. Non ho dubbi sulla buona fede di Yoani, continuo a credere però che dovrebbe allo stesso tempo sfatare questi dubbi, che non sono solo miei, soprattutto sulla sua posizione nei confronti della politica degli USA, visto che oramai, anzi da quando è apparsa su Times, sembra sempre più vicina a certe posizioni troppo filo-americane, dovrebbe chiarire una sua posizione, un suo parere e pensiero in merito, non si possono usare due pesi e due misure, ok sulle critiche al castrismo, ma non si deve sorvolare sulle ingerenze e le prepotenze USA, anche a Cuba, ricordiamoci sempre che il governo americano non è un benefattore e la sua viscida politica, anche su Cuba, ha sempre un secondo fine...

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  4. In politica tutto ha un secondo fine. Il fatto che Yoani sia vicina alle posizioni statunitensi non mi sconvolge più di tanto. Rappresenta bene i giovani cubani, ragazzi che da anni sentono parlare di "nemico imperialista" e vorrebbero vedere la realtà senza ricorrere a vecchie categorie. Io ho le mie idee politiche, che non sono identiche al penieero di Yoani, ma lei lotta per la giusta causa: fare in modo che domani possano parlare tutti. Vorrei che a Cuba - come in Italia - potesse parlare il comunista integralista come il riformista, ma anche il filostatunitense e il socialdemocratico.

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