di Yoani Sanchez
da http://lageneraciony.com/
Alla memoria di Teresita Fernández.
Perché
quella canzone del gattino Acetino ci penetrava così tanto l’anima? Non credo
che la risposta sia da cercare nel panorama audiovisivo infantile che
caratterizzava gli anni Settanta e Ottanta, occupato quasi completamente dalle
produzioni Made in URSS o di altri
paesi dell’Europa Orientale. Non credo sia merito neppure di un’indiretta
allusione alla ricerca della propria identità, già magistralmente descritta nel
Brutto Anatroccolo di Hans Christian
Andersen. No, non erano soltanto questi i motivi che ci spingevano a ripetere
quel motivetto orecchiabile.
La storia di
Acetino, il gatto salvato dalla strada, presentava quel lato sensibile e dolce
che mancava a tanti disegni animati di stampo socialista. Questi ultimi erano
di sicuro sobri, tragici e istruttivi, ma erano carenti di quel melodramma
composto da pennellate di umorismo e di ridicolo che caratterizza l’identità
cubana. A partire dal nome - diminutivo di quel condimento acido usato in
cucina - lo spelacchiato felino ci
imponeva al tempo stesso di amarlo e di ridere di lui. Era davanti ai nostri
occhi una storia di rifiuto, redenzione e cambiamento. Acetino finiva per
trasformarsi in ciò che nessuno avrebbe mai creduto: una mascotte bella e
felice che affondava placidamente i suoi baffi nel latte.
Difficile
non identificarsi con il gattino “brutto e macilento” raccolto per strada, quando eravamo in molti a sentire che “fuori” c’era
la perdita del nostro io e la fine dell’individualità. Acetino tornava - al posto nostro - a stare in casa, stretto dal
caldo abbraccio della famiglia e circondato di attenzioni. Lui si era
riscattato, mentre noi ci perdevamo. Lui trovava casa, mentre molti di noi
andavano incontro a un albergo, un accampamento, un plotone. Lui miagolava alla
luna… mentre noi perseguivano un miraggio ideologico.
Per fortuna
abbiamo potuto contare sulla sua coda e sul suo amore per il pesce, altrimenti
tutto sarebbe stato molto più noioso.
Traduzione di Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi
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