Il cittadino si ribella: il cinema di Enzo G. Castellari - a cura di Gordiano Lupi e Fabio Zanello - Pagine 319 - euro 25,00 – Profondo Rosso Editore – Roma, 2006
Enzo G.Castellari, già membro di una dinastia che
tanto ha dato al cinema italiano come quella dei Girolami, è regista di
polizieschi ("Il cittadino si ribella" e "Il grande
racket"), di western ("Vado...l'ammazzo e torno e "Keoma"),
di avventurosi ("L'ultimo squalo" e "Il cacciatore di
squali"), bellici ("La battaglia d'Inghilterra") e postatomici
("1990: I guerrieri del Bronx"). Quentin Tarantino lo adora a tal
punto che rifarà il suo "Quel maledetto treno blindato." Ora
Castellari viene analizzato a fondo in questo volume sia con gli interventi
critici di Franco Prono, Elisa Grando, Federico de Zigno, Domenico Monetti,
Luca Pallanch, As Chianese e la redazione di "Buio in sala" che con
le testimonianze di due suoi parenti come il regista Romolo Guerrieri e
l'attore Enio Girolami e altri collaboratori come lo sceneggiatore Luigi
Montefiori.
Da Keoma a Il grande racket, da Il cittadino si ribella a Quel maledetto treno blindato, da 1990: i guerrieri del Bronx a L’ultimo squalo, il cinema d’azione del regista Enzo G. Castellari da anni piace a milioni di spettatori e ha destato l'ammirazione anche del celebre Quentin Tarantino. In questo libro viene analizzato a fondo da Gordiano Lupi e Fabio Zanello, con la collaborazione di Domenico Monetti, Luca Pallanch, Franco Prono, Davide Ottini, Vincenzo Del Corno, Federico De Zigno, Elisa Grando e Armando As Chianese. Con una prefazione di Franco Nero.
Poche parole su questo volume. Se volete leggere un mio libro non cominciate da questo, anzi, evitatelo proprio. Credo che sul cinema Castellari abbia detto tutto lo stesso regista in un bel libro autobiografico. Questo è un libro al quale ho collaborato, curato in gran parte da Fabio Zanello, che solo per alcune schede può dirsi un mio libro. Non lo rinnego, sia chiaro. Resta una cosa che ho fatto.
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