Godzilla, il re dei mostri – Il sauro radioattivo di Honda e Tsuburaya – in collaborazione con Davide Di Giorgio e Andrea Gigante – Il Foglio, 2012 - Pag. 310 - euro 15
Godzilla è un personaggio che non
può morire, buono per tutte le stagioni, dalla guerra fredda al post comunismo.
Simbolo del terrore atomico ma anche di temute invasioni spaziali. Per un certo
periodo è stato un simbolo antiamericano, portato avanti da un Giappone
sconvolto dalle terrificanti esplosioni nucleari. La sua natura è cambiata con
il passare del tempo, da malvagio mostro preistorico a difensore dell’umanità,
per tornare di nuovo cattivo nel remake statunitense realizzato nel 1998. E
ancora l’America sta per regalarci una nuova versione del suo mito, prevista
per il 2014! Godzilla è insomma un prodotto del Giappone, figlio della stessa
matrice culturale che ha prodotto gli anime e i manga, ha influenzato tanto
cinema asiatico, ma è diventato infine un’icona del fantasy mondiale, amata da
registi come Joe Dante, Tim Burton, Quentin Tarantino e John Carpenter. Davide
Di Giorgio, giornalista e critico cinematografico. Per il webmagazine Sentieri
Selvaggi cura una rubrica sull’animazione giapponese. Ha collaborato al volume
Manga Impact: Il mondo dell’animazione giapponese, autore (con Massimo Causo)
di Halloween: Dietro la maschera di Michael Myers. Amministratore di
Fantaclassici - Godzilla Italia, la prima community italiana online dedicata al
kaiju eiga. Andrea Gigante, appassionato e cultore di cinema e animazione
giapponese, esperto di fantasy nipponico, co-amministratore di Fantaclassici -
Godzilla Italia. Gordiano Lupi si occupa di troppe cose per ricordarle tutte, ma
è appassionato di Godzilla fin da bambino, ha trasmesso la sua passione alla
figlia Laura, per questo motivo ha deciso di partecipare al volume.
Godzilla è una delle mie passioni fanciullesche, il solo fatto di sentire il suo nome mi ricorda le domeniche passate al cinema Sempione (due spettacoli a prezzo modico) mangiando semi e noccioline in attesa che il mostro gigante partisse dalla sua isola per compiere la giusta vendetta. Perché Godzilla era buono e noi bimbi degli anni 60 facevamo il tifo per lui. Un libro che è merito di Davide Di Giorgio e Andrea Gigante. Gordiano Lupi ha fatto proprio poco, ma è l'editore del libro, soprattutto.
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