Il post di oggi è dedicato a un’intervista informale realizzata da Yoani Sánchez davanti a una tazza di caffè ad alcuni componenti del gruppo poetico alternativo Omni Zona Franca di Alamar, che sta organizzando il tredicesimo Festival di Poesia Senza Fine.
I tre intervistati sono Luis Eligio, Alina Guzmán e Amaury Pacheco, impegnati in prima persona per realizzare un importante evento culturale alternativo che si terrà ad Alamar dal 15 al 30 dicembre.
Yoani ricorda di aver fatto un’intervista al gruppo tre anni fa ed è consapevole di aver scoperto un mondo nuovo, una zona franca della città dove si produce cultura fuori dalle autorizzazioni statali. Rammenta al pubblico che il Festival di Poesia Senza Fine è dedicato a ogni forma di poesia alternativa: performance, arte visiva, musica rap e hip hop; il solo discrimine è la libera partecipazione dei cittadini.
Luis Eligio ricorda le ultime vicissitudini di Omni Zona Franca, che nel 2009 è stato espulso dai programmi statali e dalla Casa della Cultura di Alamar. Il gruppo ha denunciato il sopruso su internet come un atto di violenza nei suoi confronti che ha colpito anche altre associazioni ai margini del governo. La priorità è sempre stata quella di fare il Festival, qualunque cosa accada, nonostante la censura e la repressione. La manifestazione culturale adesso si svolge nelle case, visto che gli spazi ufficiali vengono negati e che nel 2010 il governo ha sequestrato il festival alternativo Rotilla, definendo Omni Zona Franca un gruppo non desiderato.
Amaury Pacheco afferma che aver perso lo spazio pubblico della Casa della Cultura di Alamar è stato un duro colpo, perché Omni Zona Franca rappresentava un’isola di tolleranza nel mare governativo. In ogni caso il gruppo ha continuato a fare le proprie esperienze all’estero e a Cuba ha riconquistato la strada, improvvisando arte visiva e performance nelle piazze. Omni Zona Franca si è trovata uno spazio esterno alle istituzioni, un garage adattato alle esigenze artistiche, dove ha continuato a lavorare in libertà.
Alina Guzmán ha descritto il Festival che andrà avanti dal 15 al 30 dicembre come un incontro per rafforzare unione e fratellanza, caratterizzato dallo slogan “Se due si guardano e si riconoscono il mondo cambia”. Saranno presenti molte realtà alternative cubane, siti Internet, blogger, poeti, performer e artisti di strada.
Amaury Pacheco conferma l’opinione di Yoani Sánchez: “Nel corso dell’ultimo anno c’è stata una vera e propria effervescenza di progetti alternativi, perché a Cuba esiste una diffusa voglia di indipendenza”.
Luis Eligio afferma che il Festival è sempre stato organizzato con le risorse del gruppo, senza contributi statali. A partire dal 2004, Omni Zona Franca è entrata in contatto con l’Agenzia Spagnola di Cooperazione Internazionale che ha reperito finanziamenti esterni per migliorare l’organizzazione. Alcune donazioni internazionali e la solidarietà civica hanno contribuito alla buona riuscita degli ultimi eventi. Il regime vuol far passare il messaggio che Omni Zona Franca riceve soldi dalla Cia e accusa il gruppo di fare accordi con il nemico.
Alina Guzmán e Amaury Pacheco insistono sul concetto di unione e di fratellanza, perché al Festival di poesia sono invitati a partecipare tutti gli artisti cubani. Omni Zona Franca vuole accogliere poeti riconosciuti, affermati, maledetti, rinnegati, dimenticati, pericolosi, soprattutto alternativi e indipendenti. La censura governativa ha prodotto un ampliamento della sfera alternativa che si è riconosciuta e ha cominciato a cambiare il mondo. La proposta di Omni Zona Franca è rivolta al villaggio globale e a tutti i cubani che si identificano nel messaggio di unione e fratellanza.
Pacheco ricorda che il 17 dicembre ci sarà la consueta processione di San Lazzaro, che partirà dalla Cittadella Sportiva per raggiungere il Santuario del Rincón. I partecipanti canteranno, converseranno, improvviseranno canzoni e poesie, lanceranno messaggi visivi e comporranno arte di strada.
Yoani Sánchez e i componenti di Omni Zona Franca concludono al trasmissione invitando tutti a partecipare al Festival, vivendolo come un momento di allegria e di incontro, per approfondire la conoscenza umana, superando le ideologie. Per chi fosse impossibilitato a muoversi basta collegarsi al sito Internet www.omnizonafranca.net.
Gordiano Lupi
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