venerdì 16 settembre 2011

Burocrazia e corruzione: i mali endemici del sistema cubano


Esperti e giornalisti sono concordi nell’affermare che i peggiori nemici delle riforme intraprese dal generale Raúl Castro, siano la burocrazia e la corruzione, mentre altri sospettano una mossa della nuova gerarchia per costruire un capro espiatorio con cui giustificare l'immobilismo del sistema.

Nel 2005 Fidel Castro ammoniva che la Rivoluzione poteva essere demolita solo dal suo interno, mentre oggi il giornalista Fernando Ravsberg aggiunge che la burocrazia non minaccia solo il socialismo, ma l'intera nazione cubana. Antonio Jorge assicura che il nemico principale delle riforme economiche è un'organizzazione di tipo militare, perché - a suo parere - l'impresa non può andare d'accordo con una struttura militare e gerarchica. L'impresa è innovativa, flessibile, dinamica e versatile, mentre un ambiente militare non è versatile, ma segue regole rigide, ordini e disciplina. "La burocrazia e la corruzione sono mali endemici del socialismo e dei sistemi totalitari che dirigono l'economia in maniera centralizzata", afferma Jorge. "Per avere vere riforme occorre che cambi il sistema", conclude.


Ravsberg e Jorge sono d'accordo nell'affermare che la burocrazia è un mostro nato da un modello eccessivamente centralizzato e verticistico, organizzato in maniera tale da non poter muovere un passo senza le indiscutibili direttive del capo.

Il giornalista indipendente Ivan Garcia ha scritto che stiamo vivendo una guerra tra poteri. Il generale Raúl Castro guida l'esercito e l'ambiente militare è saldamente al suo fianco, ha consolidato il potere circondandosi di persone leali e manovra le leve principali del governo. Ma i burocrati di alto livello sono i suoi avversari più forti, che lo guardano in cagnesco e lo attendono alla prova. "La burocrazia locale è il nemico numero uno di Raúl Castro e non è un male estirpabile, perché ha messo radici in ogni settore della vita nazionale", afferma Garcia. "Raúl Castro desidera che la produzione agricola aumenti e che i mercati siano pieni di prodotti. Vuole che ogni cubano possa bere un bicchiere di latte al giorno. Pretende che spariscano tante regole assurde per viaggiare, comprarsi un'auto o una casa. Ma i suoi desideri e le sue riforme procedono molto lentamente. La colpa è dei suoi peggiori avversari: i burocrati che hanno serrato le fila a protezione dei loro privilegi", conclude il giornalista indipendente.


Il vento sta cambiando per i burocrati, perché sembra che Raúl Castro sia intenzionato a combattere una dura battaglia contro di loro. "Non passa giorno che i media non si lancino in accuse contro i funzionari e contro l'immobilismo della burocrazia", afferma il giornalista José Antonio Fornaris. Tutto questo è cominciato dopo la fine del Sesto Congresso del Partito Comunista. "La burocrazia è un cancro, ma liberarsene totalmente, in un regime come quello cubano è impossibile, perché fa parte dell'essenza comunista", conclude Fornaris. I funzionari, costruiti dal regime, dopo un po' di tempo, si dedicano solo a proteggere loro stessi e il potere acquisito.
La lotta contro la burocrazia e la corruzione è la sfida del governo di Raúl Castro per il futuro. Solo vincendola - ma non è per niente facile - potrà cambiare davvero le cose.

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