L’oppositore cubano Guillermo Fariñas, premio Sacharov 2010 del Parlamento Europeo, è stato liberato ieri dopo aver subito 40 ore di arresto arbitrario, percosse e intimidazioni. La sua colpa è stata quella di aver cercato di incontrare Alcides Rivera Rodríguez, un dissidente in sciopero della fame, ricoverato in un ospedale di Villa Clara.
“Mi hanno appena liberato e nessuno mi ha detto di cosa fossi accusato. Mi sento molto stanco e acciaccato per i colpi ricevuti”, ha detto Fariñas per telefono dalla sua casa di Santa Clara.
“Non sono stato picchiato da agenti del Minint (Ministero degli Interni), ma dalle guardie dell’ospedale”, ha aggiunto Fariñas.
“Sono stato colpito alla testa e a una spalla. Mi hanno minacciato di morte”, ha riferito a Radio Martí.
Fariñas versa in pessime condizioni di salute a causa dei 24 scioperi della fame che ha realizzato, il più importante dei quali ha avuto luogo dopo la morta di Orlando Zapata Tamayo.
“La polizia mi ha impedito di bere e di mangiare. Non mi hanno medicato e non mi hanno fatto visitare da un medico. Prima di essere liberato ho vomitato sangue”, ha detto.
“Tutto quello che è accaduto è colpa del governo e della sua politica contro i dissidenti. I castristi sanno che se picchiano, diffamano o uccidono un controrivoluzionario non rischiano niente e sono giustificati dal governo. Questo clima di impunità che deve finire. Nessuno deve avere la licenza di uccidere”, ha concluso Fariñas.
Ieri sono stati liberati anche Jorge Luis García Pérez (Antúnez) e Yris Pérez Aguilera, detenuti da lunedì 31 ottobre.
Yoani Sánchez non andrà a Madrid
La blogger ha comunicato il divieto tramite Twitter: “Sono chiusa nel mio carcere insulare. Non posso partecipare alla cerimonia di Madrid come avrei voluto”. HazteOir.org farà in modo che Yoani sia presente alla consegna dei premi grazie a un collegamento telefonico. La cerimonia avrà luogo alle ore 21, sulla terrazza del glorioso periodico ABC, in calle Serrano, a Madrid. Yoani sarà premiata come “coraggiosa sostenitrice della causa della libertà a Cuba, che promuove con una lotta non violenta, osteggiata dal regime”. La blogger ha meritato il premio giornalistico “per aver usato un linguaggio brillante, sintetico, efficace e per un lavoro di comunicazione incisivo e puntuale”.
Gordiano Lupi
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