Per Fina Ibañez
1
Il mare è come un piatto.
È lunedì. Fatti un ritratto.
che non assomigli per niente
al tuo volto afflitto.
Quando finirà questo giorno morto,
ad accogliere disponiti un martedì incerto.
2
Oggi non ti fare il ritratto:
il mare è furibondo:
in ogni martedì il mondo
assomiglia al tuo ritratto.
Un mondo indeterminato
dove solo ci sono impiccati.
3
Passa il mercoledì cantando,
non cucinare e non ti stancare;
sotto la pianta di mango
beviti una limonata.
Lascia che il martedì, senza fretta,
si vada facendo cenere.
4
Il giovedì fai quel che ti pare.
È un giorno che non esiste.
Soltanto lo chiamano giovedì.
Galleggia nel giorno, silenziosa.
Non sei niente, quasi niente.
5
Il venerdì viene illuminando
il sabato. Fai in fretta.
Lava e stira il tuo vestito.
Stai attento non fare a pezzi
il tuo sogno riparatore, perché…
6
Il sabato è splendore,
amici, frullato e risa.
Il sabato si discorre
sotto piante rampicanti:
così passeranno le ore.
Celebrerai la messa
del pittore e dello scrittore.
Il sabato è splendore,
amici, frullato e risa.
7
Finale del fine settimana.
Come un soffio questa domenica
se ne andrà.
Appena tempo ci sarà
per scambiare due parole.
Ce ne andiamo con la domenica.
Dove ci vorrà portare
nella fuga delle sue ore?
Ma al lunedì, mia signora,
già il lunedì sta per cominciare.
(1976)
Poesia inedita di Virgilio Piñera, scritta tre anni prima di morire. Traduzione di Gordiano Lupi - www.infol.it/lupi
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