Mi trovo tra le mani
le ballate
di Johann Bellina,
erano azzurre,
due perle,
come i tuoi occhi,
quando eri giovane
(ricordi?
russa, con i capelli corti),
attrice di un cinema muto
(sembravi
una dama violetta,
come le sere
inglesi di Eliot,
e splendeva il tuo volto, era
come di un marmo fine),
uscivano dalle mie mani
le parole
di quella musica
(sole d’inverno,
nella tua casa)
nella foto,
ormai grigia,
ti ascoltavo,
la melodia
era il tempo
senza voce
sulla carta,
i tuoi gesti d’animale
(la tua bella ombra!)
un ciclamino dell’est
(fiorito),
e le ballate
di Johann Bellina
che non esiste,
il suo nome
l’ho inventato,
come questa poesia
che riflette una foto,
un profumo
che ho rubato agli dei.
(Traduzione di Gordiano Lupi)
------------------------------------Dolan Mor è nato a Pinar del Río nel 1968. I suoi ultimi libri pubblicati sono La novia de Wittgenstein (Premio Internazionale Barcarola di Poesia, Nausicaä, Molina de Segura, 2010), El idiota entre las hierbas (Olifante, Tarascona, 2010) e La dispersión (Amargord, 2010).
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