venerdì 29 aprile 2011

La vendita di case a Cuba



La compravendita di abitazioni e di automobili, per il governo cubano è solo un modo per inserirsi nel mercato nero, che non è in grado di eliminare né di contrastare.


L'avvocata cubana Laritza Diversent afferma che "l'annuncio dato al termine del Sesto Congresso del Partito Comunista sul permesso di compare e vendere case e automobili, è un modo per inserirsi in un mercato nero, che il governo non può né eliminare né contrastare".

In un articolo pubblicato sul quotidiano spagnolo El País, il giornalista Andrés Oppenheimer scrive che l'annuncio governativo conferma il vecchio assunto secondo il quale "il comunismo è la strada più lunga tra il capitalismo e il capitalismo".

Tuttavia, il giornalista cubano Reinaldo Escobar (marito di Yoani Sanchez), sul periodico digitale Diario de Cuba, afferma che "il divieto di comprare e vendere case non è stato un capriccio di Fidel Castro". Secondo il giornalista "l'assegnazione di alloggi ha sempre avuto un profondo significato ideologico, perchè a ogni persona doveva essere dato un appartamento con un numero di stanze adeguato ai componenti della famiglia e situato nel luogo deciso dal governo".

Laritza Diversent ha detto a Martinoticias.com: "Dobbiamo attendere che l'annuncio divenga legge dello Stato dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tutto quello che possiamo dire adesso sono mere illazioni". Oppenheimer è della stessa opinione, ma alcuni cubani ben informati sostengono che le disposizioni ricalcheranno aperture economiche sul modello cinese e vietnamita.

Reinaldo Escobar trova molto importante che adesso un cubano sia libero di scegliere dove vivere e possa acquistare una casa - se ha il denaro sufficiente - senza aver fatto compromessi politici, ore di lavoro volontario, missioni internazionaliste, atti di ripudio, delazioni di traditori, raccolti di canna da zucchero, marce del popolo combattente o aver partecipato a una microbrigata di lavoro volontario.

Fino a oggi i cubani potevano solo permutare i loro appartamenti che restavano proprietà dello Stato, un meccanismo che ha generato un enorme mercato nero immobiliare, perchè una famiglia che vuole trasferirsi in una casa più grande deve pagare - clandestinamente - una somma di denaro alla persona che cede il diritto di alloggio. In ogni caso non possiamo sapere come si svilupperà la nuova legge senza prima aver letto il regolamento di attuazione, ma è certo che il governo non abbandonerà il controllo di un'attività economicamente rilevante. Resta da vedere chi sarà autorizzato a comprare e a vendere immobili e quante proprietà sarà possibile avere per ogni singolo cittadino, visto che il Congresso ha stabilito che è proibito accumulare proprietà.

Reinaldo Escobar ironizza: "Forse daranno la possibilità di vendere la casa per pagarsi il viaggio a chi decide di abbandonare il paese. Terminerà la pratica abominevole di penalizzare l'emigrazione con la confisca dei beni". Il sogno di Reinaldo, in realtà, prevede l'assurdo sistema del Permesso di Uscita e la scomparsa del concetto di "uscita definitiva".

I prezzi delle case saranno comunque astronomici per l'economia cubana e per le possibilità dei cittadini comuni che non godono di rimesse dall'estero. Il governo farà da intermediario e non rinuncerà alla sua cospicua parte di guadagno.


Gordiano Lupi

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