mercoledì 29 febbraio 2012

Attrezzatura


di Yoani Sanchez
da www.lastampa.it/generaciony

Un amico mi ha regalato alcuni mesi fa un eccellente manuale intitolato “Attrezzatura per il controllo civico della corruzione”. Il libro è accompagnato da un CD e da numerosi esempi pratici, e io me lo sono letto in cerca di risposte di fronte al flagello che ogni giorno ci colpisce di più. In questo stesso momento, riceviamo inviti a eliminare la sottrazione delle risorse e il furto nelle imprese statali. Per questo motivo mi sono immersa nelle pagine di questo libro per capire cosa dovrebbe fare ognuno di noi di fronte a simili atti. Senza sorpresa, scopro una parola che spesso si ripete tra le pagine di ogni capitolo: trasparenza. Una campagna effettiva anti-corruzione deve essere condotta ricorrendo anche a pubbliche denunce sui media nazionali. Ogni malversazione va data in pasto all’informazione, ogni appropriazione indebita deve essere criticata pubblicamente e con forza.

Tuttavia, i richiami a eliminare il segreto esposti dal Generale Presidente nell’ultima conferenza del PCC non sembrano aver ottenuto il risultato di far piena luce su simili atti. Esiste un’evidente selezione di ciò che si può dire e di quel che è proibito, una chiara linea di confine tra cosa è permesso pubblicare e cosa no. Per esempio, fino a oggi, non sono stati forniti dettagli sulla stampa nazionale in merito agli episodi di corruzione avvenuti nell’Istituto di Aereonautica Civile che hanno portato alla destituzione del suo presidente Rogelio Acevedo. Non è stata pronunciata una sola parola sull’ultimo scandalo nel sistema bancario che ha messo sotto inchiesta diversi impiegati, anche se non è stato “toccato” nessun alto funzionario. Non si parla neppure del cavo di fibra ottica tra Cuba e Venezuela che non ci ha portato Internet ma solo voci su funzionari epurati con l’accusa di aver rubato parte del budget previsto. Non ci fermiamo alle voci: basta transitare per il tunnel di calle Línea, da poco riparato, per rendersi conto che buona parte dei materiali destinati al restauro sono stati usati per altri scopi. Perché la televisione non parla di TUTTO questo?

Si torna a cadere nell’errore di sempre: il verticismo. La lotta contro la corruzione non è compito soltanto di uno Stato o del Tribunale generale della Repubblica. Per avere la certezza che chiunque metta le mani nelle casse nazionali possa essere denunciato, dovrebbero essere coinvolti tutti i cittadini. Se continuerà a prevalere l’impressione che ci sono “intoccabili”, ladri che non possono essere giudicati per la loro storia politica o per la loro tendenza ideologica, allora non potremo fare nessun passo avanti. Il giorno in cui vedrò uno di questi intoccabili criticato in televisione per aver sottratto mercanzie, contraffatto prezzi o mentito su cifre produttive, allora comincerò a credere che siamo sulla buona strada per eliminare un problema così grande. Intanto, osservo il manuale che tengo ancora tra le mie mani, e mi sembra soltanto un elenco di azioni improbabili, un serbatoio di illusioni per noi impraticabili.


Traduzione di Gordiano Lupi

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