Raúl Castro ha ricevuto Abdulhafid M. Zlitni, inviato di Gheddafi, segretario del Comitato Popolare Generale del Partito Socialista Libico. Abdulhafid M. Zlitni ha detto al presidente cubano che Gheddafi sta facendo grandi sforzi per affrontare una campagna di isolamento economico portata avanti dall’Occidente. Il Granma ha dato la notizia con grande rilievo. Preoccupa il fatto che Raul Castro abbia condannato con energia quella che ha definito “l’aggressione militare della Nato contro la Libia”, in particolare i bombardamenti contro installazioni civili che provocano la morte di persone innocenti. La posizione ufficiale di Cuba è a fianco di Gheddafi, ritenuto ancora oggi il legittimo governante libico. Raúl Castro ha auspicato una rapida fine delle ostilità e il pieno rispetto dell’indipendenza libica.
Yoani Sánchez è preoccupata: “Non vorranno mica concedere asilo politico a Cuba al dittatore libico?”, ha scritto.
L’umorista cubano Garrincha - su El Miami Herald - stigmatizza la situazione ritraendo Gheddafi mentre afferra per il collo un cittadino libico come se fosse un pollo e grida: “Ora glielo faccio vedere io! Raúl Castro ha detto che mi devono lasciare tranquillo!”
Gordiano Lupi
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